Un viaggio a piedi lungo la Via Francigena è ancora oggi una piccola avventura, che richiede un’adeguata preparazione. Non solo fisica, ma soprattutto logistica e tecnica…
La segnaletica presente nel percorso è buona?
Rispetto al più noto Cammino di Santiago, in cui la flecha amarilla (la freccia gialla inventata da un parroco galiziano) accompagna il pellegrino lungo tutto l’itinerario, l’orientamento è più difficoltoso, poiché la Via Francigena è ancora oggi segnalata solo in parte, e purtroppo non sempre in modo univoco.
Attualmente il percorso italiano della Via Francigena è segnalato per circa il 50% della lunghezza. Per motivi tecnici e amministrativi la posa dei cartelli è avvenuta finora “a macchia di leopardo”, per cui zone in cui la segnaletica è posata con continuità si alternano a zone in cui senza una mappa è impossibile orientarsi.
Lungo la Via è possibile trovare indicazioni con simboli e loghi diversificati, ma il percorso ufficiale istituzionale ha una sua segnaletica specifica.
Scopriamolo assieme!
Cartelli percorso escursionistico
All’interno dei percorsi escursionistici sono presenti i cartelli col pellegrino e i cippi
Altro punto di riferimento molto importante sono gli adesivi, che si possono trovare su pali, muri, etc.
Cartelli percorso stradale
Il primo passo: come e perché mettersi in cammino sulla Via Francigena
… la nostra vita ci ha abituato ad utilizzare l’auto o altri mezzi di trasporto anche per gli spostamenti più piccoli, e raramente camminiamo a lungo.
Anche chi è più abituato a camminare, in genere lo fa solo in montagna, o nei parchi, e guarda con diffidenza alla prospettiva di attraversare a piedi l’Italia, uscendo spesso dai sentieri per percorrere strade asfaltate, talvolta trafficate.
Eppure oggi solo il viaggio a piedi ci consente di capire un territorio in tutte le sue sfaccettature. Solo a piedi si riscopre il fascino dell’incontro, il valore di un sorriso, il significato autentico dell’ospitalità.
Un lungo viaggio a piedi è quasi sempre un’esperienza straordinaria, in grado di cambiare profondamente una persona. Ed è un’impresa alla portata di chiunque goda di buona salute.
A chi dice «non ce la farò mai»
A chi crede che bisogna essere allenati
A chi non sa da dove cominciare a organizzare il viaggio
A chi non ha mai preparato uno zaino
A chi non ha mai avuto una vescica
A chi pensa di non poter fare a meno di certe comodità
A chi crede che ci si possa perdere … e, a volte, succede!
A chi ha paura di fare brutti incontri (tra i quali quello con se stesso)
A chi non ha mai visto da vicino la Via Lattea
A chi crede, a chi non crede, a chi non sa